Indice
- Per introdurre il tema
- Il problema: è possibile un dialogo tra credenti e non credenti?
- Attività: questionario di autoanalisi e confronto con il gruppo classe
- Fase I: alcuni temi divisivi o di dialogo e incontro tra credenti e non credenti
- Primo tema – La vita eterna: un tema divisivo?
- Secondo tema – L’esistenza del Bene: un tema di dialogo e incontro?
- Attività
- Fase II: Alcune figure della fede
- Fase III: conclusione
- Conclusione
DOCUMENTI SCARICABILI
In questi file sono riportati i testi di Martini e di altri autori proposti per questa Unità.

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Per introdurre il tema
Che cosa vediamo in queste immagini? sinergie e/o divergenze?
"CHE IELLA!": gli italiani e la sfortuna
Il problema: È possibile un dialogo tra credenti e non credenti?
Testo di Carlo Maria Martini
Carlo Maria Martini, Introduzione, in Le cattedre dei non credenti, pp. 5 e ss.
Attività: questionario di autoanalisi e confronto con il gruppo classe
Suggeriamo di sottoporre al gruppo queste domande:
- In cosa ti sembra di credere? Cioè di cosa e di chi ti fidi? (del tuo corpo o della tua forza fisica, della tua memoria, del tuo sito preferito, di qualche persona particolare magari di un tuo insegnante, allenatore o amico…)
- Trovi che in te ci siano un credente e un non credente?
- Quali sono i principali temi sui quali queste due “figure” di te stesso si interrogano? Quali dubbi esse suscitano nell’animo dell’altra “figura”? Perché?
- Per te, in cosa crede chi crede?
- E in cosa crede chi non crede?
Dopo che ciascuno dei partecipanti ha risposto individualmente al questionario, si predispone del tempo per un confronto con il gruppo.
Fase I: alcuni temi divisivi o di dialogo e incontro tra credenti e non credenti
Primo tema - La vita eterna: un tema divisivo?
Testo di Carlo Maria Martini
La vita eterna, dialogo tra C. M. Martini e Carlo Sini, in Le cattedre dei non credenti, p. 1078
Secondo tema - L’esistenza del Bene: un tema di dialogo e incontro?
Testo di Carlo Maria Martini
Dialogo tra C. M. Martini e Umberto Eco, in C. M. Martini, U. Eco, In che cosa crede chi non crede? Dialogo epistolare, Bompiani, Milano 2014, pp. 96-123.
Seconda attività
Dopo aver analizzato i testi proposti nella FASE 1 del percorso, si avvia la seguente riflessione:
Perché a tuo giudizio Martini invita a considerare la distinzione tra pensanti e non pensanti, piuttosto che quella tra credenti e non credenti? Discuti e confrontati con i tuoi compagni
Fase II: Alcune figure della fede
Testo di Carlo Maria Martini
Carlo Maria Martini, Alcune figure della fede, in Le cattedre dei non credenti, pag. 20.
Per una lettura guidata del Vangelo
Gv 1, 38-39
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: “Che cosa cercate?”. Gli risposero: “Rabbì – che, tradotto, significa Maestro -, dove dimori?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui.
- Gesù anzitutto interroga: è la prima parola di Gesù nel Vangelo di Gv.
- Poi risponde alla loro domanda in modo che evidenzia il ruolo della fiducia: per conoscere (una persona, ma in realtà questo avviene anche in ogni esperienza cognitiva) si tratta di fare un atto di fiducia (epistemica): venite (ora) e vedrete (dopo).
- Il fatto di “andare” non è secondario: come in ogni relazione interpersonale ciò che è vero – sensato, non appare solo come risultato di un’attività mentale, ma richiede un coinvolgimento globale (che include il corpo, i sensi – vedere… e il senso – orientamento dell’intera esistenza)
Fase III: conclusione
Testo di Carlo Maria Martini
C.M. Martini, Intervento al Pontificio consiglio della cultura, 1999.
Ultima attività
Quale può essere lo scopo del dialogo?
Convincere l’interlocutore, ascoltare per valutare le parole dell’altro, ascoltare per comprendere le ragioni dell’altro, spiegare le ragioni della propria fede…
A conclusione del percorso si propongono questa ultima attività, finalizzate a favorire la presa di coscienza di una modalità di dialogo volta all’individuazione di un punto di incontro concettuale che permetta una interazione fra le due parti.
Dibattito per raggiungere un punto d’incontro con l’altro tra credenti e non credenti.